IL GIORNALE DELLA LEGA APULA CONTRO LE MALATTIE REUMATICHE


 

TERMALISMO IN REUMATOLOGIA

della Dr.ssa VITALBA TAMBURRINO*

E' ben noto a tutti come la terapia termale sin da epoche remote abbia trovato largo impiego nelle forme reumatiche, specie quelle a carattere cronico-degenerative come l'artrosi. L'attuale riordino della normativa sul termalismo, in vigore dal 1° Gennaio 2001, Legge 323 del 24/10/2000, con riconoscimento dell'efficacia delle terapie termali per la riabilitazione motoria, ha riportato all'attenzione sia della classe medica che dei mass media le strutture termali quali centri di prevenzione e cura delle malattie reumatiche. Ma la riabilitazione nei centri termali oggi non deve essere più intesa con l'utilizzo dei soli mezzi termali veri e propri, quali la fangoterapia, la balneoterapia, l'idromassaggio bensì con l'integrazione dei trattamenti riabilitativi tradizionali che porterebbero ad un recupero motorio più soddisfacente, nonché alla prevenzione di handicaps più importanti.
Le malattie reumatiche, colpendo circa 5,5 milioni di persone, rappresentano la maggior causa di invalidità con ripercussioni sia sul piano economico che assistenziale. Indicazione primaria al trattamento termale è dato per l'Osteoartrosi, i Reumatisi extraarticolari, le Artropatie da microcristalli ove il trattamento fango-balneo-terapico, attraverso una rapida iperemia di superficie prima e dei tessuti profondi dopo, determina l'aumento della circolazione che facilita la rimozione dei mediatori della flogosi, la riduzione dell'inibizione dei tessuti periarticolari e articolari, la riduzione dell'ipertono muscolare e della sensibilità algica periferica, nonché la riattivazione del metabolismo cartilagineo.
L'idrokinesiterapia rappresenta un importante trattamento riabilitativo nelle forme reumatiche: il galleggiamento comporta per effetto antigravitario una riduzione del peso corporeo, ciò permette l'utilizzo di tutte le articolazioni, anche di quelle dolenti, nonché la risoluzione, attraverso l'effetto termico dell'acqua (che si aggira intorno ai 37 ­ 37,5° C) degli spasmi muscolari ed azione antalgica. Tali effetti sono anche legati alle priorità intrinseche proprie delle acque minerali: salsobromoiodiche, sulfuree.
Ma il trattamento riabilitativo in ambiente termale è altresì rivolto al recupero dello stato psico-fisico del paziente reumatico che inevitabilemente è compromesso, vuoi per uno stato di disabilità motoria, vuoi per uno stato di dolorabilità articolare non sempre farmacologicamente controllato.

 


*Reumatologa


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